In Italia l’attuale mappatura occupazionale rivela una distribuzione a macchia di leopardo, con alcune regioni ricche di opportunità, ma con una limitata manodopera disponibile, anche specializzata ed altre con una situazione inversa, con poche opportunità e molti lavoratori disponibili.
Parallelamente, alcune aziende faticano a trovare il loro asset di competenze e produttività, con non poche difficoltà di gestione dei flussi di mobilità interna e mancanza di profili professionali richiesti spendibili nell’immediato.
La realtà di impresa, assorbita in dinamiche e processi assai complessi, non sempre riesce a dare una adeguata risposta alla priorità strategica del welfare aziendale, esponendosi semmai, in alcuni casi, ad uno scomodo e pericoloso turnover di risorse e competenze.